! home ! news

! geologia tec. amb.

! scrivi ògiù

 GEOLOGO: UN PROFESSIONISTA IN VIA DI ESTINZIONE

 *   d i  I s i d o r o   B o n f à  –  R o m a  1 9 8 9  *

http://universo.initalia.biz

di isidoro bonfà

aggiornato al 26/05/2011

webmaster Isidoro Bonfa' - ® Diritti Riservati

 

GEOLOGIA TECNICA E AMBIENTALE

Alla Pubblicazione del D.M. 11/03/88 "NORME TECNICHE SUI TERRENI......

è seguita un'aspra contesa protrattasi per anni sul tema della definizione delle competenze tra geologi ed ingegneri nell'ambito della progettazione delle opere civili e di difesa del suolo.

Pubblico questa pagina con oltre 20 anni di ritardo, scritta di getto dopo la prima lettura del famigerato parere del Cons. Sup. LL.PP. n. 183/1989,  perchè all'epoca, essendo nei primi anni della mia carriera, non avevo le conoscenze.. o forse non mi sono attivato abbastanza, per trovare i giusti canali per farlo (oggi col web è sicuramente più facile manifestare liberamente le proprie idee).

Volevo in questo scritto, con una punta di ironia,  manifestare lo sdegno di chi,  nel fare con impegno e passione la propria professione nell'ambito della geologia applicata  all'ingegneria civile ed alla prevenzione e risanamento del dissesto idrogeologico, ha visto l'accanimento con cui la potente lobbi degli ingegneri voleva caparbiamente, anacronisticamente, quanto inutilmente evitare di riconoscere le capacità e competenze (peraltro sancite per legge) delle nuove professionalità chiamate giustamente a concorrere alla progettazione di opere spesso complesse e di rilevante impatto sul territorio e sull'ambiente.

Il tema tuttavia non è poi così superato.. dopo gli ultimi disastri e le ennesime vittime si sente parlare della necessità di istituire il  "geologo condotto".

Nel 1999 quando fui assunto al Dip.to Tutela Ambiente del Comune di Roma tra tutte le migliaia di dipendenti (Architetti, Ingegneri, Giuristi, Sociologi, ecc.) c'era un solo geologo al Dip.to dei Lavori Pubblici.

Dopo tanti anni e con non poca fatica, siamo riusciti a far inserire la figura professionale del geologo nella pianta organica dell'Ente ma ancora.... sto lavorando insieme ad alcuni colleghi per far istituire un servizio geologico che possa utilmente contribuire alla corretta amministrazione del "Comune", oggi "Roma Capitale", che ha in Europa la più grande estensione territoriale.

Roma 24 maggio 2011

Alcune delle maggiori catastrofi ed eventi calamitosi in Italia

vedi anche pagina Difesa del suolo

1908 - Terremoto di  Reggio C. e Messina m 7,5

1915 - Terremoto di  Avezzano m 7,5

1930 - Terremoto Vulture Irpinia m 6,5 Abbruzzi m 6,0

1963 - Disastro del VAJONT

1966 - Alluvione di Firenze

1968 -  Terremoto del Belice - Sicilia m 6,5

1976 - Terremoto del Friuli m 6,5

1980 - Terremoto in  Campania e Basilicata m 6,8

1982 - Frana Barducci ANCONA

1984 - Terremoti: Perugino m 5,0 - Val comino m 5,2 - Marsica m 5,0

1985 - Catastrofe della Val di Stava

1987 - FRANA DELLA VAL POLA

...........

1994 - Alluvione del Piemonte

1998 - Frana di SARNO 

..........

2009 - Alluvione in provincia di MESSINA

2010 - FRANA DI MAIERATO - Vibo Valentia Alluvione Torrente Dragone Atrani - Alluvione in Veneto

 GEOLOGO: UN PROFESSIONISTA IN VIA DI ESTINZIONE

SOLO  UNA  CATASTROFE  NATURALE POTRA' SALVARE UNA CATEGORIA DI PROFESSIONISTI CONDANNATA ALL'ESTINZIONE DA UN PARERE DEL CONSIGLIO SUPERIORE DEI LAVORI PUBBLICI

La categoria dei geologi aspetta con impazienza la prossima catastrofe naturale che potrà riportare alla ribalta della cronaca una figura professionale oramai condannata all'estinzione.

 Difatti il verificarsi di eventi catastrofici come violente eruzioni vulcaniche, inondazioni, terremoti,Alluvione di Firenze del 1966 frane, fanno a tutti ricordare immediatamente che esiste un professionista esperto in Scienze della Terra che può, con il suo qualificato parere chiarire la dinamica di eventi di proporzioni eccezionali che seminano terrore, distruzione e morte tra la popolazione inerme.

Tali pareri sembrano ahimè essere meno autorevoli quando si tratta di progettare opere di ingegneria civile, anche in zone in cui tali eventi non sono una rarità.

 In tal caso l'unico professionista abilitato ad esprimere "pareri autorevoli su suolo e sottosuolo sembra essere l'ingegnere  meglio "IL PROGETTISTA" secondo quanto chiaramente esposto nel Parere del Consiglio Superiore dei LL PP n. 183 del 13/04/89 che presto sarà convertito in Circolare Ministeriale.

Tale parere chiarisce una volta per tutte chi siano i veri competenti in materia di geotecnica geologia e geomorfologia cosa finora mai chiaramente espressa nella nostra legislazione, ne tanto meno nelle bellissime quanto disattese "NORME TECNICHE SUI TERRENI...  STABILITA' DEI PENDII... PROGETTAZIONE... DELLE OPERE DI FONDAZIONE" (D.M. 21/01/81 e D.M. 11/03/88).

 Nel parere è espresso testualmente:

"... la redazione della relazione geotecnica ricade necessariamente nell'esclusivo ambito di competenza degli ingegneri".

 Chiarito finalmente questo punto, nonostante che il geologo neolaureato debba sostenere per ottenere l'abilitazione professionale tre prove molto selettive su argomenti di geotecnica e geologia applicata (D.P.R n. 981 del 3/11/82), visto che le sopraccitate "NORME TECNICHE" prevedono come parte integrante degli atti progettuali la relazione geologica oltreché quella geotecnica si potrebbe pensare che al geologo resti la possibilità di redigere la prima delle due in ogni caso.

  Ma non è esattamente così difatti il parere prevede che debba essere garantita l'unicità dell'atto progettuale e pertanto:

 "... tale esigenza implica necessariamente che il progettista conosca recepisca e faccia propri il contenuto delle due relazioni ... anche allorquando per lo studio di casi particolari il Progettista si sia avvalso della collaborazione di Altri Professionisti qualificati negli specifici settori i quali potranno sottoscrivere le predette relazioni unitamente al Progettista".

 A quali altri professionisti esperti in geologia si riferisca la Commissione dei LL. PP. resta un mistero, al geologo è che redigerà la relazione geologica resta la soddisfazione di veder approvato e confermato il proprio lavoro dal  "PROGETTISTA" con una firma congiunta.

 Ma al geologo non va sempre così bene difatti nel testo del parere è precisato che:

"... la conoscenza sull'origine natura struttura delle formazioni geologiche costituenti una zona può ovviamente essere conseguita anche indipendentemente da specifiche e particolare attività progettuale ad esempio in occasione di organico piano di studi e rilevamenti e documentazioni finalizzati ad intervento di pianificazione territoriale"

 ed ancora:

"... è da ritenersi che anche nelle aree dichiarate sismiche soggette a vincoli particolari per le quali esitano documentabili ed esaurienti studi geologici e geomorfologici supporto della compilazione di strumenti territoriali ed urbanistici e sia stato emesso il parere di cui all'articolo 13 della Legge 64/74 il Progettista possa:

 ... direttamente illustrare gli aspetti significativi della situazione geologica locale «Ciò sulla base degli elementi disponibili e con esplicitazione delle fonti bibliocartografiche ...".

 A questo punto al geologo non resta che la soddisfazione  di vedere copiata più o meno fedelmente dal "PROGETTISTA" la relazione geologica che ha redatto per il Piano Regolatore di un Comune, essere compiaciuto che al "PROGETTISTA" stesso tale faticoso lavoro venga retribuito sotto la voce Relazione Geologica, godendo infine della soddisfazione di veder citato nel migliore dei casi il propri nome sull'elaborato progettuale.

 Forse per il malcapitato geologo sarebbe stato meglio che non avesse mai redatto la relazione dello strumento urbanistico, difatti la commissione afferma che:

"... nei casi in cui occorra procedere a un specifico rilevamento geologico ... si ritiene necessari l'intervento del geologo".

 In questo felice caso il geologo avrebbe finalmente la possibilità di eseguire altri lavori diversi da quelli di pianificazione territoriale.

 Visti tali presupposti a noi geologi liberi professionisti, razza in via di estinzione a cui non resta che l'insegnamento come ultima spiaggia, rimane una sola speranza:

 quella di non aprire lo studio in un condominio progettato da un ingegnere elettronico, "PROGETTISTA" a tempo perso, che di ingegneria civile ha sentito unicamente parlare durante il corso di scienza delle costruzioni.

 Non c'è da stupirsi che per la Legge italiana tale Professionista possa essere il "PROGETTISTA".

è una Società di Progettazione e di Consulenza tecnico-gestionale nel campo dell'Ingegneria, della Geologia tecnica ed ambientale e della Pianificazione Territoriale con SEDE A ROMA.

GRANDE PROFESSIONALITA' E COMPETENZA

ð VEDI IL SITO WEB