! Geologia |
EXOGYRE ed altri fossili di Brancaleone (RC) |
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CA-Wikipedia | exogyra.com |
.UN ARTICOLO SUI FOSSILI DI BRANCALEONE di Agostino Belcastro pubblicato:
La fauna Cretacica di Brancaleone di fu studiata alla fine dell'ottocento ed i primi del 1900 da G. De Stefano (De Stefano 1900) Successivamente Maria Antonietta Moroni e Salvatore Ricco (Moroni M.A. e Ricco S. 1968) dell'Università di Palermo hanno pubblicato uno studio aggiornato e molto dettagliato corredato di numerose foto in b/n dei fossili descritti. |
Il sito fossilifero di Brancaleone (Calabria, Italy) è uno tra i pochi presenti in Italia per questo tipo di fossili ed è uno dei tra i più importanti per l'abbondanza e la varietà delle specie rappresentate. Fossili dello stesso tipo si rinvengono in abbondanza nei rilievi costieri del Nord Africa ma anche in altre parti del mondo come in Spagna e negli Stati Uniti. fossil of NJ - Catalogo Collezione C. Newsom I fossili sono originariamente inclusi in livelli calcareo marnosi grigi µ sormontati e talora inglobati nella formazione delle Argille scagliose varicolori AVC. Gli esemplari migliori si rinvengono tuttavia rimossi dagli strati originari. Erosi e dilavati dagli agenti atmosferici si possono cercare direttamente sparsi sulle colline argillose, meglio se dopo l'aratura. Come risulta dagli ampi e dettagliati studi del Seguenza 1882 La fauna comprende prevalentemente di fossili di ostreidi tra cui i più frequenti sono l'Exogyra olisiponensis Sharpe e la Lopha scyphax (Coquard) ma anche
seppur rari sono stati anche rinvenuti:
Recenti studi del dott. Vazzana A. 1987 confermano che le marne contengono diverse specie di ammoniti (foto a lato b/n) che sono state trovate quasi sempre in frammenti e spesso deformate dalle intense azioni tettoniche subite. Questi fossili si possono ammirare prenotando a Reggio Calabria la visita presso il: |
Cretaceo - Cenomaniano di brancaleone
Livelli calcareo marnosi cretacei sormontati dalla coltre alloctona delle argille varicolori |
Un studio recente sulle Exogire ed altri bivalvi di Brancaleone è: . Moroni M.A. & Ricco S. 1968 Nuovi studi sulla fauna Cenomaniana di Brancaleone (Calabria) Parte I - Lav. Ist. Geol. Univ. Palermo n. 6 - 1968 |
UNA GRANDE COLLEZIONE DI FOSSILI E CONCHIGLIE ATTUALI |
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LA FORMAZIONE ALLOCTONA DELLE ARGILLE VARICOLORI AVC - ARGILLE SCAGLIOSE ANTISICILIDI E I LIVELLI CENOMANIANI |
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Le argille caotiche varicolori AVC (o argille scagliose - antisicilidi) sono sedimenti fortemente disturbati per fenomeni di trasporto tettonico e/o di frana sottomarina. Per tale ragione inglobano spesso olistoliti di dimensioni molto variabili di rocce calcareo marnose e quarzoso arenitiche. Contengono inoltre noduli di colore nerastro con superficie cosparsa come da piccole gocce in rilievo. Sono sedimentate in un bacino di mare profondo originariamente posto ad est dell'Arco Calabro Peloritano e successivamente, per la subduzione della crosta ionica al di sotto di esso, sono sovrascorsi con accavallamenti retro-vergenti sul bacino di piggy back in cui si era sedimentata la successione di Stilo capo d'Orlando SCO (vedi evoluzione del Bacino di Capo Spartivento). I LIVELLI CENOMANIANI DI BRANCALEONE MARINA si rinvengono nelle contrade S. Giorgio, Guttà, e Scrisà (Foglio 264 STAITI rilievi di fine '800) dove le AVC si trovano a contatto o inglobano olistoliti di calcari marnosi contenenti la fauna Cenomaniana sopra descritta. Per ovvie ragioni, dato che l'ambiente di sedimentazione delle AVC è caratteristico di bacini oceanici o in ogni caso di mare profondo, mentre la massima parte dei fossili Cenomaniani testimoniano un ambiente di sedimentazione litorale, quindi di mare basso, ne deriva che i fossili inglobati o sparsi sui terreni delle AVC sono assolutamente da considerare rimaneggiati. Le deformazioni della geometria originale dei gusci, soprattutto dei cefalopodi o dei bivalvi a guscio sottile, evidenziano inoltre l'intensa opera di tettonizzazione dei sedimenti che li inglobavano (vedi figura dell'affioramento tettonizzato) a testimonianza degli importanti fenomeni di trasporto tettonico con retroscorrimento che si ritrovano lungo tutta la costa ionica ed in particolare negli affioramenti del settore emerso del Bacino di Capo Spartivento. |
Finetti I.R. 2004 Sezione sismica lungo il cuneo di accrezione dell'Arco Calabro |
Migrazione del fronte della catena Appennino-Arco Calabro-Magrebide |
da Guarnieri P. & Carbone S. 2003 Bacini Tirrenici, rapporti con le strutture tettoniche dell'Arco |
Bibliografia: |
Foglio 264 STAITI della Carta Geologica d'Italia 1:100.000 - Rilevamento 1888-1890 ing. E. Cortese |
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Seguenza G. 1867 - Sul Cretaceo medio dell'Italia Meridionale Atti Soc. It. Sc. Nat. , X, (2), 1-7. Milano |
Seguenza G. 1882 - STUDI GEOLOGICI E PALEONTOLOGICI SUL CRETACEO MEDIO DELL’ITALIA MERIDIONALE Atti Regia Accademia dei Lincei – Memorie Fisiche, Serie 3a, Vol.12, 1881-82, pp. 65-213, Tav. 21 ð Copertina - Prefazione Pag. 1 - Pag 2. BIBLIOTECA ACCADEMIA DEI LINCEI ROMA Collocazione MON 5/D (3 feb 1878 - costituzione geologica - Fotocopie del testo e delle Tavole: II “carta geologica da Bianco a Capo Spartivento” , III, IV, XVI, XVII, XVIII, XIX) |
E. Cortese 1895-1934 - Descrizione Geologica della Calabria Mem. descr. Carta Geol. d’Italia, IX - Ed. Casa del Libro Roma 1983 - 388 p. 24 fig. - 5 tav. ð ALTRE INFO
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De Stefano G. 1900 IL CENOMANIANO DI BRANCALEONE CALABRO Bollettino del Naturalista a. 20°, n. 1-2, pp. 1-15, Siena 1900 |
De Stefani T. 1947 - Sulle condizioni di giacitura del Cenomaniano della Sicilia e della Calabria e sul rimaneggiamento dei relativi fossili nelle argille scagliose eoceniche. Ibid., nota IV, 3 pp., 1 tav., 2 figg. |
Pata O. 1955 - LE ARGILLE SCAGLIOSE DEL VERSANTE SUD ORIENTALE DELLA CALABRIA – ULTERIORE GIACITURA, GENESI, CRONOLOGIA, TETTONICA Bollettino Servizio Geologico d’Italia Vol…?, fasc. 1° pp. 59-112, ff. 30, tav. 2 Roma 1955 (Fotocopie) |
Imbesi Smedile M. 1959 – Su una nuova forma di Exogyra del Cenomaniano di Brancaleone (Reggio Calabria) Atti Soc. Peloritana Sc. Fis., Mat. e Nat., 5, (II-III), 253 – 262, 2 tavv. Messina. |
Moroni M.A. & Ricco S. 1968 - Nuovi studi sulla fauna Cenomaniana di Brancaleone (Calabria) Parte I - Lav. Ist. Geol. Univ. Palermo n. 6 - 1968 |
Angelo Vazzana 1987 - Cefalopodi Cenomaniani di Brancaleone Marina (Calabria). Bollettino della Società Paleontologica Italiana, vol 26, n. 3, pp 279-286. Modena. |
Cavazza W. et alii 1997 - Stratigrafia e sedimentologia della sequenza sedimentaria oligocenico-quaternaria del bacino Calabro-Ionico Boll. SGI 116 (1997) fasc. 1, 51-77, 14 ff. 2 tabb. - SEZIONE - SCHEMA RAPPORTI STRATIGRAFICI |
Doglioni C. et alii 1999 – On the interference between the early Apennines-Magrebides back arch extention and Alps-Betics orogen in the Neogene Geodynamics of the Western Mediterranean Boll. SGI 118 (1999) fasc. 1, 75-89, 11 ff. |
Guarnieri P. & Carbone S. 2003 – Assetto geologico e lineamenti morfostrutturali dei bacini plio-quaternari del Tirreno Meridionale Boll. SGI 122 (2003) fasc. 3, 377-386, 9 ff.
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Parotto M. Praturlon A. 2004 - The Southern Alpine arc in Geology of Italy S.G.I. special volume for IGC 32 Florence 2004 - pp. 33-58 - Fig. 16 |
Finetti I.R. 2004 - Innovative CROP seismic highlights on mediterranean region in Geology of Italy S.G.I. special volume for IGC 32 Florence 2004 - pp. 131-140 |
Minzoni N. 2005 - Pulsating and space time tectono sedimentary cycle in south east Calabria from Rupelian to Langhian age. Rend SGI 1 (2005), nuova serie, 140-141 |
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