DESCRIZIONE GEOLOGICA DELLA CALABRIA di Emilio Cortese (1934) |
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«Le prime ricognizioni geologiche in Calabria furono cominciate dall’lng. Cortese nel 1881 e continuate nel 1883 e 1884, ma saltuariamente. Il vero rilevamento della carta geologica di quella regione fu fatto dal 1885 al principio del 1891, e vi lavorarono, oltre al Cortese, gli ingegneri Aichino, Novarese, Viola e il paleontologo G. Di Stefano. Il lavoro però subì non pochi ritardi per varie cause, quali le missioni avute dall’Ing. Cortese nel 1886 nelle Puglie e nel 1887 al Madagascar, e l’abbandono del rilevamento, per cause diverse, dei due primi ingegneri suddetti. In totale il rilevamento fu eseguito in 7 anni completi di lavoro (..). Il tempo impiegato nel rilevamento non deve sembrare lungo, se si considera l’estensione della regione (circa 17.000 chilometri quadrati) e la varietà delle rocce e dei terreni che la costituiscono. La Calabria è molto accidentata, le comunicazioni e le residenze vi erano difficili, il lavoro invernale malagevole o impossibile nelle regioni basse per le grandi piogge e i molti corsi d’acqua, nelle alte montagne in causa delle nevi ». Così nell’avvertenza alla prima edizione del 1893; dopo quasi novant’anni la «descrizione geologica del Cortese», rappresenta un esempio «storico» di come problemi scientifici di interesse regionale ma con ampia risonanza a livello più generale, siano stati affrontati in un quadro unitario a scala nazionale dal quale si può intravedere un legame con i problemi politici ed economici dell’epoca e di conseguenza una prospettiva di programmazione territoriale.
Ristampato dalla Casa del Libro ed. Roma 1983 Finito di stampare nel set 1983 presso la Grafica Meridionale s.r.l. di Villa S. Giovanni (RC) |
E. Cortese - Carta geologica e sezioni
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Un volume (di 338 pagine e 5 tavole a colori fuori testo) da leggere per la ricchezza delle informazioni che, anche se datate, arricchiscono il bagaglio culturale di un geologo che lavora in questa regione, e che hanno il pregio di riferire esattamente il frutto di un duro e faticoso lavoro di campagna "a dorso di mulo". Le tavole sono molto belle, le sezioni geologiche accurate e il volume è arricchito di vedute prospettiche riprese a largo con la barca che fanno vedere le coste rappresentando i litotipi rilevati. Il volume non deve assolutamente mancare nella biblioteca di un geologo calabrese! |
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