![]() |
|
TETTONICA A ZOLLE - DERIVA DEI CONTINENTI 1 - CAMBRIANO - ORDOVICIANO INF. 510 Ma |
www.luniversoeluomo.org
di Isidoro Bonfà - sul web dal 2003 già all'indirizzo http//universo.initalia.biz Pagina creata il 26-dic-2013 Ultimo aggiornamento 26-dic-2013 |
da M. Parotto 1981 modificata
|
La figura 1 illustra l'aspetto della crosta terrestre nel Paleozoico inferiore, circa 510 milioni di anni fa che risulta costituita da un ampia crosta oceanica e da diverse zolle continentali così denominate: N-Am Nord America, Eu Europa, As Asia, un mega continente formato da: S-Am Sud America, Af Africa, In India, Au Australia, An Antartide. Le zolle continentali che si vedono nella figura, devono immaginarsi pazialmente emerse e circondate da vaste estensioni di mari epicontinentali. Esse sono separate tra di loro da estensioni più o meno vaste di fondali con crosta oceanica. Questa configurazione crostale è il prodotto della dinamica terrestre occorsa, in circa 4 miliardi di anni, durante il lunghissimo periodo dell'era Archeozoica (4,6 miliardi di anni - 590 milioni di anni). Come si può osservare 510 milioni di anni fa quasi tutte le masse continentali erano ubicate al di sotto dell'equatore. Le terre emerse, non ancora colonizzate dalla vita erano deserte (l'ossigeno in atmosfera era circa al 7 %) ma nei mari cominciava a svilupparsi in modo sempre più intenso la vita dopo il lunghissimo periodo di incubazione che ha visto il proliferare dei primi organismi complessi, senza rivestimenti, solo alla fine dell'Archeozoico (Fauna di Ediacara 670 Ma in Australia Meridionale). Un'unica grande zolla continentale, formata dall'unione di Au-An-In-Af e S-Am, migrava verso sud e si trovava in posizione una opposta a quella attuale con gli attuali margini settentrionali dell'Africa e del Sud America ubicati in corrispondenza del polo Sud. Nello stesso tempo due oceani in espansione allontanavano verso ovest la zolla As, e verso est le zolle N-Am ed Eu, producendo un progressivo avvicinamento di queste tre masse continentali che migravano verso nord e si avvicinavano lungo una direttrice equatoriale determinando la progressiva chiusura delle aree oceaniche che le separavano. Le Zolle del Nord America e dell'Europa, separate da una zona oceanica, si allontanavano dal mega-continente migrando verso nord est e ruotavano in senso antiorario. |
Il nucleo antico della Zolla Europea, che si era formato nell'archeozoico con diverse fasi orogenetiche, è quello dello Scudo Baltico che comprende (Figura 2) le diverse aree in colore :
Le altre zone del continente europeo cambriano erano poste al contorno di questo nucleo arcaico comprendendo le zone continentali o di mare basso non ancora orogenizzate: del margine est uralico, di quello ovest della Norvegia e delle isole britanniche e di quello centro meridionale dei rilievi e pianure germaniche, francesi, iberiche e dell'Italia settentrionale. Il margine meridionale comprendeva anche i territori di Corsica, Sardegna e Calabria poi dislocati e frammentati dalla dinamica dell'orogenesi alpina. |
Burchfiel C.B. 1983 Fig. 2- CONTINENTE EUROPEO - Orogenesi ed accrescimento crostale continentale: Età delle fasce orogeniche |
Il termine Cambriano (542-488 Ma) deriva dall'antica denominazione del territorio del Galles (ubicato nel sud est della gran Bretagna) dove affiorano ampiamente terreni di questa età. |
||
![]() Fig. 3- Trilobiti cambriane |
I primi sudi sugli organismi marini paleozoici e, tra essi, i trilobiti, hanno permesso di differenziare due diverse province paleogeografiche con diverse faune marine (Bruno Accordi 1981):
Altri organismi presenti nei mari erano gli Archaeocyathus, organismi costruttori su vaste aree con caratteristiche simili alle spugne ed ai coralli, estinti dopo il cambriano medio, echinodermi, scarsi lamellibranchi e gasteropodi, più abbondanti brachiopodi tra cui la lingula, genere ancora vivente, apparivano inoltre le prime piccole colonie di graptoliti (Trevisan L. & Giglia G. 1981). Successioni sedimentarie del Cambriano inferiore e medio affiorano in Italia in Sardegna nella zona del Sulcis Iglesiente sito nella Sardegna sud occidentale che faceva parte del margine meridionale della zolla europea. Sono state riconosciute tre diverse unità litostratigrafche: Formazioni: di Nebida, di Gonnesa e di Cabitza. I sedimenti sono stati successivamente sottoposti a debole metamorfismo termico per la messa in posto dei duomi granitici di età ercinica (Permiano inferiore 280-300 Ma) mancano termini del cambriano superiore (Mario Barbieri e Gianni Lombardi 1982). |
Fig. 4- Stratigrafia del cambriano sardo |
BIBLIOGRAFIA e APPROFONDIMENTI |
||
Burchfiel C.B. 1983 - La crosta continentale Le Scienze n. 183 Novembre 1983 Trevisan L. & Giglia G. 1981 - Introduzione alla Geologia Pacini Ed. Pisa 2a ediz. - 1981 - 403 pp. Maurizio Parotto 1981 - Appunti e Dispense delle lezioni del Corso di Geologia Università La Sapienza di Roma Bruno Accordi 1981 - Dispensa di GEOLOGIA STRATIGRAFICA appunti raccolti dalle lezioni del Prof. B. Accordi a cura di Stefania Giambalvo ed Eugenio Giuliani - Corso di Geologia Università La Sapienza di Roma Mario Barbieri e Gianni Lombardi 1982 - Appunti guida per un escursione in Sardegna - Corso di Geologia Università La Sapienza di Roma |
webmaster Isidoro Bonfa' ® Diritti Riservati |