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 SAHARA VERDE

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Pagina creata il 16-dic-2012

Ultimo aggiornamento 16-feb-2014

Il Sahara oggi arido ed inospitale non è stato sempre così infatti più volte in passato i cambiamenti climatici della terra  lo videro trasformarsi in un territorio pieno di vegetazione e ricco d'acqua.

L'ultimo periodo verde si verificò intorno a 7.000 fa perdurò fino a circa 5.500 quando la regione si inaridì nuovamente.

Durante buona parte del Neolitico (10.000-5.000 b.p.) epoca in cui l'uomo cominciò a formare i primi agglomerati urbani, a lavorare i metalli,  la parte nord del continente africano era profondamente diversa, caratterizzata da una ricca vegetazione arborea grandi laghi e corsi d'acqua che sfociavano nel mediterraneo.

Recenti studi hanno dimostrato che questi  eventi si verificarono più volte anche in precedenza con oscillazioni climatiche con ciclicità di circa 20.000 anni che hanno prodotto l'alternanza di periodi di Sahara verde e arido.

Le oscillazioni climatiche dipendono da fattori astronomici tra i quali i più importanti sono le variazioni delle caratteristiche dell'orbita terrestre e della direzione ed inclinazione dell'asse terrestre rispetto al piano della sua orbita:

  • la variazione dell'eccentricità  dell'orbita terrestre  ha un periodo di circa 92.000 anni e produce effetti sulla quantità di radiazione solare ricevuta dalla Terra perché cambiano le distanze della Terra dal Sole nel momento dell’afelio (il punto di maggior distanza della Terra dal Sole) e del perielio (il punto di minor distanza).

  • la variazione dell'inclinazione dell'asse ha un periodo di circa 40.000 anni  in cui l'asse terrestre che varia rispetto alla perpendicolare all'orbita variando da un minimo di  21 ° 55' ad un massimo di 24° 20'; dall'inclinazione dell'asse dipendono le stagioni, se l'asse terreste fosse perpendicolare all'orbita non si avrebbero stagioni quindi le variazioni dell'inclinazione dell'asse producono stagioni più o meno marcate;

Altri di moti millenari concorrono a modificare il clima secondo in ciclo di circa 21.000 anni dato dalla combinazione di entrambi i moti:

  • la combinazione di: precessione degli equinozi (rotazione secondo un doppio cono della direzione dell'asse terrestre con un periodo di 26.000 anni) e spostamento della linea degli apsidi (rotazione in senso antiorario dell'asse maggiore dell'orbita con un periodo di 117.000 anni circa) fasi che ogni anno gli equinozi (momenti in cui durata del giorno uguale a quella della notte) si verificano leggermente prima (di circa venti minuti).

L'azione combinata di tutti i moti millenari produce effetti complessi sul clima della terra che dipende dalle complesse la dinamiche dell'atmosfera, delle correnti marine e della distribuzione ed estensione dei ghiacci. Gli effetti sul clima inoltre si manifestano in modo diseguale sull'emisfero nord ed in quello sud essendo oggi le masse continentali maggiormente presenti a nord dell'equatore, per effetto dello spostamento delle placche terrestri.

 

 
 
 

 

 
 

BIBLIOGRAFIA e APPROFONDIMENTI

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Moti_millenari

http://www.focus.it/ - VARIAZIONI ORBITA DELLA TERRA  

http://www.castfvg.it/ - CRONOLOGIA DEL QUATERNARIO.pdf

 

- L’UNIVERSO e L’UOMO -

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